10 anni di Grand Tour
Un tour dei musei del mondo senza lasciare Venezia
Palazzo Grassi Hack invita, in occasione della decima edizione del Grand Tour, a un pomeriggio di attività, workshop e conversazioni dedicate alla mostra La strana vita delle cose. I musei ospiti di Grand Tour portano a Venezia le proprie pratiche di mediazione, offrendo ai visitatori modi diversi e coinvolgenti per esplorare le opere esposte.
Le attività si svolgono dalle 15.00 alle 17.00, con turni ogni mezz’ora (alle 15.00, 15.30, 16.00 e 16.30), e permettono di conoscere la mostra attraverso esperienze condivise, mettendo in relazione il pubblico con i musei italiani e internazionali e con le loro diverse modalità di narrazione e mediazione culturale :
Opposti e contrari – Atrio: Hors-sol
Come rendere visibile l’invisibile o emozionante ciò che non lo è? I partecipanti, guidati da Peter Aerts (S.M.A.K. Gent) e Vivian Vasilda Heyms (Vanabbemuseum Eindhoven), esploreranno l’opera Hors-sol attraverso una conversazione sulla relazione tra opposti e contrari. Un’attività di mediazione che stimola l’osservazione e il dialogo, invitando a riflettere sulle tensioni e le connessioni tra elementi contrapposti.
Regole impossibili – 1° piano: Notes on Sculpture
Guidati da Guillaume Clerc (Centre Pompidou, Parigi) e Federica Pascotto (Palazzo Grassi - Pinault Collection, Venezia), i partecipanti, ispirandosi alle pratiche di scrittura automatica del gruppo Oulipo, esplorano le prime tre sale della mostra osservando e descrivendo le opere secondo regole casuali ma precise.
Notes on Relations – 1° piano: Navigation Gates
Guidati da Martino Margheri (Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze) e Francesca Togni (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino), i partecipanti riflettono su oggetti legati a persone care, luoghi speciali o momenti significativi. Attraverso la lettura di autori amati da Tatiana Trouvé, la pratica di ascolto invita a condividere storie personali e a creare connessioni inaspettate con le sculture in mostra, stimolando nuove relazioni tra ciò che conserviamo e le opere osservate.
House of Cards – 1° piano: The Residents
Guidati da Yana Klichuck (Manifesta 12, Palermo) e Sofia Bilotta (MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma), i partecipanti osservano le opere utilizzando carte create da Manifesta e da Maria Lai. Scambiando e interpretando le carte, la lettura delle opere diventa un’esperienza partecipata, trasformando l’osservazione in un gesto relazionale e rendendo i visitatori parte integrante dell’opera.
Urlare in pubblico – 2° piano: From March to May
Guidati da Daniel Neugebauer (Haus der Kulturen der Welt (HKW), Berlino) e Hidde Van Schie (Bozar, Bruxelles), i partecipanti sperimentano l’urlo collettivo come strumento di comunità temporanea, rompendo le consuete regole del museo. Ispirato al concetto di corpoliteracy e alla tematica del disastro planetario presente nell’opera, il workshop invita a dare corpo e voce alle paure contemporanee, concludendosi in un urlo condiviso.
Mercante di sogni – 2° piano: Les Dessouvenus
Guidati da Cécile Dumoulin (MUCEM, Marsiglia), i partecipanti scambiano i propri sogni con immagini provenienti dalle collezioni del MUCEM, tra cartoline e fotografie dei bretoni tra XIX e XX secolo. Attraverso questo esercizio collettivo, l’attività invita a ricostruire la memoria e a riflettere sulla memoria collettiva di persone scomparse, in dialogo con le opere Dessouvenus di Tatiana Trouvé.
Venerdì 14 novembre, dalle 14 alle 17, e sabato 15 novembre, dalle 10.30 alle 13, gli incontri di Grand Tour sono rivolti ai professionisti museali. Scoprire di più