L'opera parla Special Guest - Takashi Murakami
Incontro
11/06/2010 - 16:00
Palazzo Grassi

L'opera parla Special Guest - Takashi Murakami

L’arte giapponese è caratterizzata da un intreccio complesso di generi e culture. Il retaggio dell’estetica tradizionale, la presenza di ritmi di lavoro spesso opprimenti, l’attrazione per internet e le nuove tecnologie e la passione spesso ossessiva per i cartoni animati e i manga sono gli elementi fondamentali di una produzione artistica ricca e originale, di cui Takashi Murakami è l’esponente più rappresentativo e originale.

Takashi Murakami

Influenzato dallo storico dell’arte giapponese Nobuo TsujiMurakami ha formulato la teoria estetica Superflat, che abbatte le frontiere tra l’astrazione occidentale, la pittura tradizionale giapponese e il manga. Alla luce delle opere della Pinault Collection esposte a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana, Takashi Murakami e Nobuo Tsuji, direttore del Miho Mueum di Shiga prefecture, propongono al pubblico una conversazione critica sulla persistenza della tradizione giapponese nella produzione artistica contemporanea. Più che una vera e propria fusione, la pittura di Murakami si configura infatti come una compressione di elementi visivi derivati dal passato, reinterpretando con una lucidità al tempo stesso ilare e amara l’immaginario nipponico attuale.

Argomento principale dell’incontro è la presentazione di 727-272 (The Emergence of God at the Reversal of Fate). Opera site-specific realizzata per Palazzo Grassi in occasione della mostra Mapping the Studio, questo affresco di rara complessità è composto da una processione di personaggi straordinari quanto singolari: dal vecchio saggio ispirato al leggendario imperatore cinese Shennong, “contadino divino”, dio dell’agricoltura e della medicina, al grande leone sorridente che spunta da un cumulo di teschi, passando per Mr Dob, alter ego manga di Murakami e autentica chiave di lettura di tutto suo universo.

Attraverso questo buffo personaggio dotato di una miriade di occhi fuori dalle orbite che prende il nome dalla parola dobojite (“perché?”), l’artista ci invita a rinunciare al pensiero unico, e a considerare ogni cosa dalle infinite prospettive che il mondo ci regala.

Ph credits:
Detail from 727-272 , 2006-2009, Acrylic and gold leaf on canvas mounted on board 3000 x 24000 x 70 mm (16 panels) Courtesy Galerie Emmanuel Perrotin, Paris (c) 2006-2009 Takashi Murakami/Kaikai Kiki Co., Ltd. All Rights Reserved.