The Embassy of Joy: Palazzo Grassi ospita HKW di Berlino per la nuova edizione di Grand Tour

Grand Tour con HKW di Berlino
Chiudi ph: Matteo De Fina © Palazzo Grassi
Articolo
7.12.23

The Embassy of Joy: Palazzo Grassi ospita HKW di Berlino per la nuova edizione di Grand Tour

Grand Tour è l’appuntamento annuale che dal 2014 è dedicato allo scambio e al confronto su pratiche educative. L’edizione 2023 è stata animata dalla presenza di Haus der Kulturen der Welt (HKW) di Berlino, una “casa delle culture” concepita attorno alle idee di convivialità e dell’ospitalità.

Tempo di lettura
4 min

Per ogni edizione del progetto, un’istituzione – italiana o straniera – è invitata a condividere con i professionisti del settore culturale le questioni più rilevanti e significative che interessano le sue pratiche educative. L’istituzione ospite incontra il pubblico, che ha la possibilità di sperimentare una delle attività progettate per l'occasione in cui le mostre di Palazzo Grassi o di Punta della Dogana diventano lo strumento per conoscere altri approcci educativi e di attraversare gli spazi già conosciuti del museo con uno sguardo rinnovato.  

Negli anni, diversi ospiti di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, tra cui S.M.A.K., Manifesta 12, Centre Pompidou, Fondazione Strozzi e Van Abbemuseum, hanno portato con sé le differenze del contesto locale in cui è immersa la loro istituzione, generando una discussione sfaccettata tra le prospettive di ogni partecipante.

The Embassy of Joy con Haus der Kulturen der Welt (HKW) di Berlino a novembre 2023 ha proposto delle attività di discussione e revisione della mostra "Iconês" a Punta della Dogana, attraverso uno sguardo plurale e decentralizzato, per dare prova delle tematiche affrontate da HKW stessa come istituzione.  

Il programma di due giornate ha creato un momento di riflessione sulla responsabilità sociale dei musei rispetto alle questioni politiche, sociali e umane contemporanee, in una volontà di decolonizzare gli sguardi non solo sul passato, ma anche e soprattutto sul presente. Di fronte alla complessità delle problematiche contemporanee, i partecipanti sono stati invitati a ragionare sulle pratiche della gioia e del piacere come postura da assumere in tempi travagliati e immaginare il corpo come uno strumento di conoscenza e cambiamento e testimone attivo di processi di costruzione di legami e comunità attraverso una metodologia sperimentale di Corpoliteracy.