PROIEZIONI - AHTILA, CURLET, RHODE
Proiezione
27/08 - 08/09/2016 - 10:00
Teatrino

PROIEZIONI - AHTILA, CURLET, RHODE

Riprendono le proiezioni di video realizzati da artisti della Pinault Collection. Sono proiettati al Teatrino i video seguenti:

Mercoledì e sabato
The Annunciation (30', 2011) di Eija-Liisa Ahtila

Giovedì e domenica
Jonathan Livingston (8', 2013) di François Curlet

Venerdì e lunedì
Piano Chair (3'50'', 2011) di Robin Rhode

Eija-Liisa Ahtila è nata nel 1959 a Hameenlinna, Finlandia. I suoi video si distaccano da una volontà di verosimiglianza o illusione tipica dell'immagine cinematografica, per assecondare una percezione più emotiva. L'artista descrive spesso le condizioni di vita di persone affette da problemi psichiatrici, ossessionate da paure o autentiche fobie nelle quali presente e passato si confondono. In The Annunciation un gruppo di donne prepara uno spettacolo teatrale di Natale sull'Annunciazione, quando un angelo annuncia a Maria che darà vita al figlio di Dio. L'artista riprende questa scena da diversi punti di vista e questiona le modalità di comunicazione in un contesto confuso, formulando l'ipotesi secondo la quale viviamo su dei piani di percezione e di comprensione diversi.

François Curlet è un artista francese nato nel 1967 a Parigi, dove vive e lavora. Nel suo lavoro associa spesso idee opposte, creando opere poetiche e umoristiche che esprimono anche una critica alla società contemporanea. Attraverso queste associazioni di idee, stimola il potere dell'immaginazione e reinventa il nostro ambiente naturale e materiale. In Jonathan Livingston, ispirato al romanzo Harold e Maude di Hal Ashby, un autista guida attraverso la campagna una macchina costosa diventata carro funebre. Il piacere della velocità alterna con il senso di un potenziale incidente, evocando un gioco di vita e di morte.

Robin Rhode è un artista sudafricano nato a Città del Capo nel 1976 che vive e lavora a Berlino. Attraverso la fotografia, la performance, il disegno e la scultura, l'artista crea delle storie che prendono forme grazie all'uso di materiali quali il sapone, il carboncino, il gesso e la pittura. La sua pratica artistica e la sua estetica si ispirano all'influenza del hip-hop, del cinema, dello sport nella cultura delle nuove generazioni e all'importanza per una comunità di raccontare storie. Piano Chair (2011, 3'50'') è un'animazione digitale nella quale un compositore tenta in tutti i modi di "ammazzare" il suo pianoforte. L'atmosfera giocosa dell'opera richiama il senso dell'assurdo dei film di Buster Keaton. Trasforma lo spazio urbano in un mondo immaginario.