Archivio
Mostra
Palazzo Grassi

Marlene Dumas. open-end

Palazzo Grassi presenta “open-end” la grande mostra personale di Marlene Dumas dal 27 marzo 2022 all'8 gennaio 2023.

Scarica la guida digitale della mostra.

Palazzo Grassi presenta la grande mostra personale di Marlene Dumas (1953, Cape Town, Sudafrica), nell’ambito del programma di monografiche dedicate a grandi artisti contemporanei che dal 2012 a oggi si alternano a esposizioni tematiche della Pinault Collection.

La mostra intitolata “open-end” è curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con Marlene Dumas e presenta oltre 100 opere, tracciando un percorso incentrato sulla sua produzione pittorica, con una selezione di dipinti e disegni che vanno dal 1984 a oggi e opere inedite realizzate negli ultimi anni, provenienti dalla Collezione Pinault, da musei internazionali e collezioni private.

Considerata una delle artiste più influenti nel panorama artistico contemporaneo, Marlene Dumas nasce nel 1953 a Cape Town, Sudafrica dove cresce e studia belle arti durante il brutale regime dell’apartheid. Nel 1976 si trasferisce in Europa per proseguire gli studi e si stabilisce ad Amsterdam, dove ancora oggi vive e lavora. Se nei primi anni della sua carriera è conosciuta per i suoi collage e testi, Dumas oggi lavora principalmente con olio su tela e inchiostro su carta. La maggior parte della sua produzione è costituita da ritratti che rappresentano la sofferenza, l’estasi, la paura, la disperazione, ma che spesso sono anche un commento sull’atto stesso di dipingere.

Un aspetto cruciale del lavoro di Dumas è l’uso delle immagini dalle quali trae ispirazione, provenienti da giornali, riviste, fotogrammi cinematografici o polaroid scattate personalmente. Del suo lavoro dichiara: “Sono un’artista che utilizza immagini di seconda mano ed esperienze di primo ordine"(1). L’amore e la morte, le questioni di genere e razziali, l’innocenza e la colpa, la violenza e la tenerezza: sono questi alcuni dei temi del suo lavoro, in cui la sfera intima si combina con istanze sociopolitiche, fatti di cronaca o la storia dell’arte. Tutta la sua produzione è basata sulla consapevolezza che il flusso senza fine di immagini da cui siamo investiti quotidianamente interferisca sulla percezione di noi stessi e sulla nostra modalità di leggere il mondo. Per Marlene Dumas dipingere è un atto molto fisico, che ha a che fare con l’erotismo e le sue diverse storie.

Il lavoro di Marlene Dumas si concentra sulla rappresentazione delle figure umane alle prese con i paradossi delle emozioni più intense: “La pittura è la traccia del tocco umano, è la pelle di una superficie. Un dipinto non è una cartolina.”(2)

L’esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato in coedizione da Palazzo Grassi - Punta della Dogana in collaborazione con Marsilio Arte, Venezia.

PODCAST
Palazzo Grassi e CHORA presentano "Una specie di tenerezza. Marlene Dumas fra parole e immagini" con la partecipazione di Marlene Dumas e tanti altri ospiti: la filosofa Adriana Cavarero, il Premio Strega Walter Siti, le scrittrici Olivia Laing e Marlene van Niekerk, lo scrittore e storico dell’arte Donatien Grau, la storica dell’arte Elisabeth Lebovici, la curatrice Caroline Bourgeois e lo staff di Palazzo Grassi.
Questo progetto editoriale inedito è rivolto a conoscere da vicino l’universo dell’artista non solo durante la visita alla mostra ma anche prima, o dopo, in modo autonomo. Si compone di 2 puntate in italiano, 2 in inglese e 2 in francese da 30 minuti circa ciascuna.

Ascolta il podcast "Una specie di tenerezza. Marlene Dumas fra parole e immagini" accessible gratuitamente su SpreakerSpotify o Apple.

---

(1) Marlene Dumas, Sweet Nothings. Notes and Texts, first edition Galerie Paul Andriesse and De Balie Publishers Amsterdam, 1998; and second edition (revised and expanded) Koenig Books London, 2014.

(2) Ibid.